Il benefattore che entrò nella sua vita come un cavaliere dall’armatura scintillante offrendole tutto ciò che lei desiderava era proprio un principe, benché di grado minore, un momrajawong, rampollo di una lunga stirpe nobiliare che aveva servito il Paese in vari incarichi ministeriali. Khun Chai Noi aveva poco più di vent’anni e aveva studiato in America. Dopo la laurea aveva passato altri due anni a New York facendo stage in varie società di produzione cinematografica. La sua ambizione era fare cinema nel proprio Paese, dove gli sembrava ci fossero infinite possibilità che aspettavano solo di essere colte, abbondanza di materiale per le trame che aveva in mente e ricchezza di nuovi talenti. Voleva produrre film che diventassero successi sia di botteghino sia di critica. Sentiva che l’industria cinematografica thai, con il suo aiuto, sarebbe diventata adulta.
Da Il viaggio del Naga, di Tew Bunnag