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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su premi

Shih-Li Kow ha vinto il Prix du Premier Roman 2018

Il libro di Shih-Li Kow pubblicato da Metropoli d’Asia, La somma delle nostre follie, ha vinto la sezione di letteratura straniera del Prix du Premier Roman 2018, riconoscimento dedicato agli scrittori esordienti tra i 18 e i 30 anni.

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The Spinner’s Tale, presto in Italia con Metropoli d’Asia

Il sito Dawn ha dedicato un articolo a The Spinner’s Tale, romanzo di Omar Shahid Hamid che Metropoli d’Asia pubblicherà in Italiano così come previsto dall’Italy Reads Pakistan Award, organizzato dalla nostra casa editrice e dal Consolato italiano a Karachi.

Nell’articolo si parla di come è nato il premio e della sua natura, incentrato in particolare sul favorire la conoscenza della letteratura del Pakistan e del Pakistan in generale in Italia, come spiegato dal Console generale Gianluca Rubagotti.

L’autore Omar Shahid Hamid è il capo dell’unità di controspionaggio in Pakistan, e ha dichiarato che la sua esperienza di lavoro gli è stata di grande aiuto nel raccontare storia di radicalizzazione di un giovane verso il terrorismo.

Metropoli d’Asia a Karachi per Italy Reads Pakistan

The Spinner’s Tale, di Omar Shahid Hamid, ha vinto l’Italy Read Pakistan Award all’interno del Karachi Literature Festival, premio organizzato da Metropoli d’Asia in collaborazione con il Consolato italiano a Karachi.

Il premio ha come obiettivo quello di promuovere la conoscenza della letteratura pachistana direttamente in Italiano. Il libro uscirà infatti con la nostra casa editrice il prossimo autunno, come annunciato da Andrea Berrini.

La giuria era composta anche dagli scrittori pachistani Bina Shah, HM Naqvi e Salman Tariq Kureshi, che hanno selezionato il vincitore tra 19 candidati.

L’uomo tigre finalista al Man Booker International Prize

Seminare scrittori: è possibile? Vederli crescere.

Quando partivo per l’Asia, anni fa, prima di stabilirmi a Pechino, qualcuno mi salutava augurando: buon raccolto! Avevo già pubblicato Ayu Utami, ero a Jakarta dove Metropoli d’Asia partecipava a un premio letterario, il Khatulistiwa, che però quell’anno non diede frutti. O almeno, a me non parvero all’altezza. Dissero: anno sfortunato. Risposi: e allora chi? E insistevo: un autore più giovane, in sintonia con i lettori più giovani. Domandavano: adatto al mercato europeo?

Mi indignavo, quasi. No! Io cerco i romanzi degli indonesiani, romanzi piantati nell’identità nuova di un paese, dentro alla sua mutazione profonda come tutta l’Asia. Insomma cosa piace qua? Chi ci sa raccontare qualcosa dell’Indonesia di oggi? Un pochino petulante, lì, nel ripetere che no, non voglio l’ambientazione storica, o il racconto delle tradizioni ancestrali. Che li apprezzo, certo, quei buoni romanzi, ma che per Metropoli d’Asia mi piace la contemporaneità.

Al di là del mestiere di editore, dicevo, mi interessa capire cosa si pensa e scrive e si legge qui, oggi, in queste megalopoli piene di traffico e di gente ormai simile a noi. Al macero l’esotismo. Datemi l’Asia dura, anche feroce, dell’oggi.

Lelaki Harimau, letteralmente l’Uomo Tigre, l’ho comprato il 28 novembre del 2010. E, accidenti, avevo in mano anche un secondo romanzo. Ma dovevamo rallentare, fare qualche libro di meno. Chiesi una proroga per il primo romanzo, non esercitai l’opzione sul secondo, e ormai mi sa che non ci arrivo più. E’ uscito, il nostro uomo tigre in italiano, nel gennaio dello scorso anno.

E nel frattempo, quest’Asia in timelapse ha accorciato le distanze con noi. Ci sono sempre più vicini, gli asiatici delle città, anche quando raccontano storie che sanno di favola, perché gli vivono nei polpastrelli, mentre battono sulle tastiere. E adesso arrivano, nelle longlist, sui nostri magazine, ai festival letterari. Portano il profumo di un Asia diversa, un’Asia le cui fatiche assomigliano alle nostre.

Congrats, Eka! E grazie.


Man Booker International Prize Longlist

Italy reads Pakistan al Karachi Literature Festival

Alcune immagini dal Karachi Literature Festival, dove Metropoli d’Asia è stata protagonista di tre incontri attraverso l’editore Andrea Berrini. In uno di questi è stata presentata l’iniziativa Italy reads Pakistan, che in collaborazione con il Consolato italiano a Karachi consisterà nella pubblicazione in italiano, a cura di Metropoli d’Asia, di un romanzo pachistano.

Hanno parlato del premio anche le agenzie AGI e AISE, e il sito del Ministero degli Affari Esteri.

Aggiornamento: a questo link un video dell’incontro.

Metropoli d’Asia al Karachi Literature Festival

Metropoli d’Asia partecipa al Karachi Literature Festival con tre interventi di Andrea Berrini (qui il programma completo). Verrà inoltre presentato il premio Italy reads Pakistan, per esplorare le connessioni tra le letterature dei due paesi, e il cui vincitore sarà annunciato nella prossima edizione del Festival e pubblicato da Metropoli d’Asia.

Clicca sulle immagini per ingrandirle

 

Metropoli d’Asia ha vinto il Premio Nazionale per la Traduzione

La nostra casa editrice ha vinto uno dei “Premi maggiori” all’interno dei Premi Nazionali per la Traduzione, con riferimento all’anno 2014, per contributi alla diffusione della cultura italiana all’estero e delle culture straniere in Italia. Questa la motivazione che ha accompagnato il nostro riconoscimento:

Per la notevole mole di traduzioni di autori indiani, cinesi e coreani editi in Italia per la prima volta.



Presentati i Premi Acerbi, tra i candidati anche La Cina sono io

L’articolo della Gazzetta di Mantova sui Premi Acerbi, presentati nello scorso fine settimana a Castel Goffredo (MN). Insieme a Balzac e la piccola sarta cinese, di Dai Sijie (Adelphi), e Le lacrime del Lago Tai, di Qui Xiaolong (Marsilio Editori), tra i candidati in corsa per la vittoria di quest’anno anche La Cina sono io, di Xiaolu Guo.

Premio Acerbi a Castel Goffedro, in lizza La Cina sono io

Sabato prossimo, 7 marzo, verranno presentate nella sala consiliare di Castel Goffedro (MN) le opere finaliste del Premio Acerbi 2015, dedicato come l’anno scorso alla Cina. Alle 15,30 si terrà una conferenza dal titolo Oltre i confini della Cina: la letteratura cinese migrante, alla quale parteciperà Andrea Berrini, editore di Metropoli d’Asia.

Nel terzetto in lista, oltre a La Cina sono io, di Xiaolu Guo, ci sono anche Balzac e la piccola sarta cinese, di Dai Sijie (Adelphi), e Le lacrime del Lago Tai, di Qui Xiaolong (Marsilio Editori). Saranno presenti anche Marco Ceresa (Istituto Confucio di Venezia), Ena Marchi, tradutrice de libro di Dai Sijie, ed Elsa Riccadonna, che presenterà il romanzo di Qui Xiaolong.

(clicca sull’immagine per ingrandirla)

Han Han finalista al premio Acerbi

Nel quartetto di finalisti del Premio Acerbi, dedicato alla Cina, c’è anche Han Han, del quale Metropoli d’Asia ha già pubblicato Le tre porte e Verso nord unonoveottootto. E chissà che, in caso di vittoria, non possa essere un’occasione per vederlo in Italia. Insieme a lui Yu Hua, Zhang Jie e Hong Ying.

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