Il sito Eurocomunicazione ha incontrato Xiaolu Guo, autrice di La Cina sono io. La conversazione è stata molto incentrata sui cambiamenti della Cina, dalla generazione di Tienanmen alla società di oggi dove c’è più delusione e distanza rispetto alla politica rispetto a prima, sia tra chi aveva direttamente partecipato alle proteste di 25 anni fa sia nei loro figli.
Ispirato a un celebre verso del poeta americano Allen Ginsberg, il titolo di questo libro – in cui la parola “America” è sostituita con “Cina” – ci rimanda a una generazione alla deriva, quella di Tien An Men, che ha dovuto rassegnarsi ad accettare il tramonto di un ideale di cambiamento. I protagonisti di questo romanzo, che ha un forte sfondo politico, sono due ragazzi del 1989: la poetessa Deng Mu e il suo compagno, il musicista punk Kublai Jian, figlio ribelle di un alto papavero del partito. La loro storia riaffiora lentamente grazie a un epistolario, che Mu consegna a un editore inglese, dopo aver perso i contatti con Jian.