Poi c’erano i tipi strani.
Un cliente fisso le faceva mettere la sari e la inseguiva per tutta la stanza al suono di una canzone di un film di Bollywood a tutto volume. Le aveva fatto anche imparare a memoria il testo. Quando Ning l’aveva memorizzata tutta, le aveva chiesto di sposarla.
C’era un nano che le faceva mettere due grosse cuffie stereo sulle orecchie e si faceva chiamare Maestro Yoda mentre lo facevano. Lui la chiamava Leila.
Ma anche questi erano innocui, in fondo.
E poi c’erano i violenti.
Si era abituata a quasi tutto, ormai. Era necessario, nel suo campo. Di tanto in tanto, però, spuntava uno come l’Arabo. Quello gliele aveva date fi no a farla…
Si costrinse a smettere di pensare a lui. Era una bella serata. Ed era di ottimo umore. Niente pensieri neri, quella sera. Tariffa tripla! E senza contare la mancia!
Da Malesia Blues, di Brian Gomez