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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su india

L’ultimo numero di Biblio: A Review of Books

Segnaliamo l’ultimo numero di Biblio: A Review of Books, come di consueto suddiviso in articoli su romanzi e di critica a saggi, con una sezione speciale su Islam e secolarismo.

Alcuni articoli (quelli con un bollino rosso) possono essere letti gratuitamente previa registrazione al sito.

OrienTellers, le donne raccontano l’Asia a Roma

Dal 6 al 9 novembre si terrà OrienTellers, un’iniziativa dedicata al racconto dell’Oriente attraverso l’arte, in un percorso di cinquanta illustrazioni ospitato nel Palazzo Incontro di Roma. Collegati all’esposizione, il programma prevede anche alcuni eventi speciali.

Tra le artiste che esporranno i propri lavori segnaliamo la presenza di Amruta Patil, autrice per Metropoli d’Asia del graphic novel Nel cuore di Smog City.

Biblio sull’urbanizzazione in India

L’ultimo numero di Biblio: A Review of Books è dedicato all’India e alle sue trasformazioni urbane, oltre a una serie di altri contenuti come di consueto suddivisi tra fiction e non fiction.

I vari saggi possono essere letti solo registrandosi, mentre per altri occorre acquistare il numero, e trattano sia dei grandi centri urbani che della vita nelle città satellite e in quelle più piccole.

Un’intervista a Cyrus Mistry

La rivista online Earthen Lamp Journal ha intervistato Cyrus Mistry, recente vincitore del DSC Prize 2014.

Si parla della sue esperienza come scrittore, del rapporto con il fratello (Rohinton Mistry), e chiaramente dell’ispirazione e del lavoro su Le torri del silenzio (Chronicle of a Corpse Bear il titolo originale).

Cyrus Mistry ha vinto il DSCPrize

Cyrus Mistry, autore di Le Torri del Silenzio (Chronicle of a Corpse Bearer il titolo originale), appena pubblicato per Metropoli d’Asia, ha vinto il DSCPrize.

Si tratta del premio più prestigioso per la letteratura asiatica, ed è stato consegnato in occasione del Jaipur Literature Festival.

Qui si può leggere l’articolo di Andrea Berrini sul suo blog In diretta dall’Asia, mentre di seguito potete trovare un po’ di rassegna stampa (in aggiornamento):

Le Torri del Silenzio su China Files

China Files, sempre molto attenta sulle nostre pubblicazioni, ha pubblicato una recensione su Le Torri del Silenzio, di Cyrus Mistry, a firma dell’esperto di India Matteo Miavaldi.

L’articolo è molto interessante perché al di là del libro fornisce una serie di informazioni che inquadrano il contesto sociale nel quale la storia è inserita.

Della varietà di sottogruppi etnici e religiosi in India, quella dei parsi è probabilmente l’unica che il grande pubblico tende a non associare  alla miseria. Migrati dalla Persia, i parsi hanno trovato nel fiore all’occhiello della colonia britannica, Bombay, la propria isola felice, ghettizzandosi tra le mura dorate del proprio benessere protette dalle tradizioni millenarie della religione zoroastriana, mantenute pressoché intatte col passare dei secoli.

(continua a leggere su China Files)

Le Torri del Silenzio finalista al DSC Prize

Dunque ci siamo. Il 18 gennaio, al Festival di Jaipur, si assegna il vincitore del più prestigioso premio del subcontinente indiano.

Tre romanzi indiani, due pakistani, uno dallo Sri Lanka: fra loro Le Torri del Silenzio di Cyrus Mistry, che abbiamo portato in libreria ai primi di dicembre.

La shortlist è pronta da fine novembre, scegliamo di annunciarla ora per creare un po’ di suspence. Vi terremo aggiornati a poco a poco. Intanto oggi è uscito il programma del Festival.

Illustrazioni di Amruta Patil

Amruta Patil, autrice per Metropoli d’Asia del graphic novel Nel cuore di Smog City, ha realizzato tempo fa le illustrazioni per una guida di Time Out Mumbai.

L’argomento è la violenza contro le donne, e la guida in vari punti cerca di fornire suggerimenti su come muoversi in città e gestire le situazioni più a rischio, anche in famiglia e sul lavoro.

 

Doppiozero: Mandela e Gandhi

Nel suo ultimo post su Doppiozero, Andrea Berrini accosta le figure di Nelson Mandela e Gandhi.

Riflette su come nel racconto giornalistico questi personaggi arrivino il più delle volte con un appiattimento sull’idea dell’”uomo buono” , e in nome di questo mettendo in secondo piano o eclissando del tutto il loro ruolo di statisti che compiono scelte strategiche, non necessariamente dettate da un sentimento individuale.

Cyrus Mistry e i parsi di Bombay

Quando l’India fu ospite d’onore al Salone del Libro di Torino, nel 2010, Metropoli d’Asia aveva da poco portato in libreria Le Ceneri di Bombay, il primo romanzo di Cyrus Mistry che fu finalista al Crossword Award, a quei tempi il premio indiano più prestigioso. A Torino erano invitati 26 autori indiani, e praticamente tutti gli editori italiani si erano affannati a pubblicare almeno un romanzo dall’India: le vetrine delle librerie di tutta Italia erano dedicate a quel paese, tale era la messe di titoli da esporre. Tuttolibri della Stampa, con un lungo articolo di Alessandro Monti a pagina piena, fece il punto sul boom recente della narrativa indiana in lingua inglese, e citò quattro romanzi come meritevoli di essere letti: uno era Le Ceneri di Bombay. Nessuno meglio di Cyrus Mistry sa raccontare quella città, e ne sono convinto anch’io.

Le Torri del Silenzio ne esplora meno gli anni recenti, il racconto si dipana a cavallo degli anni di Ghandi e dell’indipendenza indiana. Ma è capace di raccontarci il mondo dei parsi, quella comunità di origine persiana, di religione zoroastriana, che oggi lotta a Bombay per la sua stessa sopravvivenza.

E’ un romanzo di grande respiro, narra la caduta, per amore, di Elchi, che pur figlio di un venerato sacerdote ha disceso la scala sociale della propria comunità fino a trovarsi in basso, a contatto con uno dei riti più noti e discussi, quello che consente ai defunti di concludere il doloroso ciclo delle reincarnazioni.

Sono parsi i Tata, una delle più note famiglie industriali nel paese, i Mehta come lo Zubin acclamato direttore d’orchestra. E’ parsi Cyrus Mistry, come il fratello Rohinton, autore più noto di cui Cyrus, con questa seconda prova di lungo respiro dopo una attività da poeta e scrittore per il teatro, dimostra di essere all’altezza.

santoli_temika@mailxu.com ancarey@mailxu.com