Finiti i guai con Lao Huang e Wu Laosan, cominciarono quelli con Han Shengli. Quando avevano concordato il prestito, si era detto che glieli avrebbe restituiti entro tre giorni con il trenta per cento di interesse. Erano passati tre mesi e Han Shengli non aveva ancora visto un centesimo. Se uno non restituisce i soldi, i casi sono due: o non ce li ha, o non vuole tirarli fuori. Liu Yuejin diceva di non averli, Han Shengli era convinto che non volesse tirarli fuori. Dopo discussioni e imbarazzi, alla fine Han Shengli aveva concluso, scuotendo la testa: «Una volta che ti comporti bene, anche gli amici diventano nemici».
E di fatto ormai erano nemici. All’inizio Han Shengli andava con la faccia lunga a batter cassa una volta alla settimana, adesso si presentava tutte le sere. Liu Yuejin, dal canto suo, aveva cambiato musica, non diceva che non glieli avrebbe dati e neanche di non averli: «I miei soldi chiedili a Ren Baoliang. Non mi ha ancora pagato lo stipendio, vuoi che vada a prenderli con la forza?».
Da Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun
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