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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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    • Da Il giardino delle delizie terrene, di Indrajit Hazra
    • E adesso? su Bnews (Università Bicocca)
    • Da L’uomo tigre, di Eka Kurniawan
    • A Yi e Chan Ho Kei su Alias
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Tutti i post su libri

Da L’uomo tigre, di Eka Kurniawan

«Perché?» aveva domandato Margio, riluttante a consegnare il suo giocattolo. «È solo un ferro vecchio che non serve a nessuno».
«Ma potresti comunque uccidere qualcuno con quella spada, se volessi», aveva risposto il Maggiore Sadrah.
«Infatti è quello che voglio fare».
Benché il ragazzo avesse dichiarato così apertamente di voler uccidere un uomo, il Maggiore Sadrah non aveva dato peso a quell’affermazione. Aveva cercato di convincerlo e, dopo averlo minacciato di portarlo al distretto militare, era riuscito a farsi consegnare la spada, che aveva poi gettato sopra la gabbia dei cani dietro casa sua.
Per tutto il pomeriggio non aveva più pensato a quell’episodio e non aveva notato nessun presagio di catastrofe: forse era diventato vecchio e non era più attento come una volta. Era quasi dispiaciuto di aver confiscato quell’inutile spada. Con quell’arma logora tra le mani di Margio, forse Anwar Sadat non sarebbe morto. Anche se il ragazzo l’avesse colpito più volte al collo, al massimo gli avrebbe fatto qualche livido o rotto qualche osso. Rabbrividì mentre immaginava come Margio avesse ghermito Anwar Sadat e con quanta forza le sue mascelle avessero stretto il collo del pover’uomo.

Da L’uomo tigre, di Eka Kurniawan

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Da La Cina sono io, di Xiaolu Guo

In una stanza grigia e quasi vuota, illuminata da un tubo bianco fluorescente, Jian sta scrivendo alla sede centrale una lettera seria riguardante il suo futuro.
Mentre scrive e riscrive le frasi, immagina un funzionario dell’immigrazione al Quartier generale del Controllo delle frontiere che apre pacchi di lettere. Probabilmente, quel funzionario stanco e usurato dalla routine darà semplicemente un’occhiata alla nazionalità del richiedente e all’indirizzo di ogni lettera, poi le butterà in un secondo mucchio di documenti che porterà a un altro funzionario dell’immigrazione; poi un altro funzionario in un altro ufficio aprirà quelle lettere, le leggerà ancora e le metterà in un altro mucchio, poi quel funzionario porterà i documenti a un altro funzionario… come un pazzo che sale a carponi una scala di Escher, incapace di raggiungere la cima.
Jian torna a sedersi e guarda i suoi compagni di stanza nella sua seconda scatola grigio-bianca in quello strano Paese. Durante il giorno il chiacchiericcio dei guardiani e il silenzio annoiato dei rifugiati nel Centro si differenziano poco dai quieti mormorii delle infermiere e dal torpore dei pazienti nel Lincolnshire. La situazione non è cambiata molto. In confronto perfino la sua umida cella di Pechino sembrava viva e pulsante. Mentre cerca di mettere le parole su carta, sforzandosi di ricordare la giusta sintassi inglese, sente in testa un rumore intermittente, quasi meccanico. È una sensazione penosamente familiare – gli ricorda quando al suo ultimo concerto è stato colpito da un manganello elettrico. Il suo corpo si indolenzisce, la penna gli si blocca tra le mani. Adesso quel suono intermittente spezza la quiete che aveva intorno e vede la casa della sua infanzia – una casa circondata da acacie, nascosta in un vicolo nei pressi del lago di Houhai nel centro di Pechino.

Da La Cina sono io, di Xiaolu Guo

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Da 20 frammenti di gioventù vorace, di Xiaolu Guo

La mia gioventù è iniziata a ventun anni. O per meglio dire l’ho fatta iniziare io in quel momento, ossia quando ho cominciato a pensare possibili anche per me tutte le classiche cose luccicanti della vita – e se non proprio tutte, almeno qualcuna.
Se pensate che ventun anni sia un po’ tardino come inizio di gioventù, be’, vi basti pensare alla gran parte degli insulsi contadini cinesi, i quali passano dall’infanzia dritti alla mezza età. Casomai mi fossi persa qualcosa, sarebbe stata la mezza età. Il mio piano era: o giovane o sotto terra.
Comunque, a ventun anni la mia vita è cambiata compilando una scheda per comparse. Prima ero soltanto una campagnola ignorante che non sapeva fare niente tranne raccogliere patate dolci, pulire cessi e tirare leve in fabbrica. Ok, stavo già a Pechino da qualche anno, però ero rimasta una contadina.
La mia trasformazione radicale è avvenuta negli Studios di Pechino. Era un pomeriggio afosissimo. Le pareti dell’ufficio di selezione del personale erano ancora impiastricciate con gli slogan del Presidente Mao: “Servire il Popolo!”. Alcuni mosco-ni verdi ronzavano sugli avanzi di noodles di un cestino per il pranzo. Dietro al cestino, un eroe del popolo sonnecchiava sul-la sedia. Aveva l’incarico di gestire le iscrizioni delle comparse. Quel compito l’aveva chiaramente logorato. Non ci filava per niente. Mosconi verdi anche noi.

Da 20 frammenti di gioventù vorace, di Xialu Guo

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E adesso? segnalato su Intimità

La rivista Intimità ha parlato di E adesso?, l’ultimo libro pubblicato da Metropoli d’Asia dell’autore A Yi.


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E adesso? su Il Blog di Pupottina

Il Blog di Pupottina ha recensito positivamente a E adesso?, di A Yi, soffermandosi in particolare sui temi trattati nel romanzo e proponendone anche alcune frasi.

E adesso? Un titolo semplice e intrigante per una storia noir che racconta una vicenda che affonda le radici nella quotidianità di ognuno di noi, a volte tanto banale da scivolare in qualche gesto di assurda follia. È opera di uno scrittore cinese che non conoscevo ancora, A Yi. Il suo romanzo breve mi è piaciuto molto. L’ho trovato intelligente e coinvolgente, lucido e dettagliato nella narrazione dei gesti e delle motivazioni, irrazionali, che spingono il protagonista a pianificare un omicidio, apparentemente compiuto senza un vero perché, ma in realtà denso di troppe frustrazioni ed insoddisfazioni.

(continua a leggere su Il Blog di Pupottina)


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A Yi intervistato da Contorni di Noir

Dopo aver dedicato una recensione a E adesso?, il nuovo romanzo di A Yi pubblicato da Metropoli d’Asia, il sito Contorni di Noir ha incontrato l’autore in occasione della sua visita in Italia. Partendo dalla sua storia personale e delle sue influenze culturali, nella lunga intervista si è poi parlato del libro e dei temi trattati.

La letteratura orientale si distingue molto dalle altre per le trame ricercate e testi atipici. Come se foste avulsi dai condizionamenti editoriali. Si scrive per gli altri o per se stessi?
Io scrivo per me stesso. Questo romanzo in realtà non è in stile orientale, perché sono stato influenzato dalla letteratura straniera. Quindi rispetto a tutta la letteratura occidentale è la conseguenza di un’assimilazione. In particolare rispetto all’esistenzialismo così come viene espresso con Kafka, Sartre, Camus, Dostoevskij. Kundera. I miei romanzi brevi sono diversi. Mi piace scrivere di storie dove si trattano le maledizioni o testi dove combino il mistero orientale all’esistenzialismo occidentale. In generale, ciò che mi interessa di più è scrivere degli emarginati, di quelle persone da compatire.

(continua a leggere su Contorni di Noir)


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A Yi segnalato su Radio 3

All’interno di Pagina 3, rassegna stampa culturale di Radio 3, si è parlato di A Yi e del suo libro pubblicato da Metropoli d’Asia, E adesso?. In particolare, è stata ripresa l’intervista realizzata da Cecilia Attanasio Ghezzi e pubblicata da Internazionale.

Il podcast della puntata si può ascoltare qui, l’intervento su A Yi inizia al minuto 11:10.


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A Yi su Chicchi di pensieri

Il sito Chicchi di pensieri ha parlato di E adesso?, di A Yi, l’ultimo libro da poco pubblicato da Metropoli d’Asia dell’autore. Leggi qui tutte le segnalazioni e le recensioni ricevute finora.

E adesso? è un romanzo elettrizzante e raffinato su un omicidio privo di movente che ricorda l’assurdo di Kafka, il nichilismo di Camus e la corruzione morale di Dostoevskij.

(continua a leggere su Chicchi di pensieri)


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E adesso? sul blog La Bella e il Cavaliere

E adesso?, l’ultimo romanzo di Metropoli d’Asia dell’autore A Yi, è stato segnalato sul blog letterario La Bella e il Cavaliere.

Leggi qui tutte le segnalazioni e le recensioni ricevute finora dal libro.


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A Yi segnalato su Word of books

Sul sito Word of books è stato segnalato E adesso?, l’ultimo libro da poco pubblicato da Metropoli d’Asia dell’autore A Yi.

Leggi qui tutte le segnalazioni e le recensioni ricevute finora dal romanzo.


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romines_rhea@mailxu.com