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A bordo di una station wagon scassata, un ragazzo cinese sulla trentina parte per andare a incontrare un amico che esce di prigione. Lungo la strada conosce una prostituta incinta, Nanà, che diventa sua compagna di viaggio. La narrazione è un continuo andirivieni tra passato e presente: ricordi di infanzia e di giovinezza si intersecano senza soluzione di continuità al racconto del viaggio e alle riflessioni del protagonista. Emerge una condizione di degrado sociale che rappresenta la faccia più nascosta della Cina contemporanea, che l’Autore tratteggia quasi con rassegnazione offrendoci uno sguardo originale e fresco su una società che ancora oggi presenta agli occhi dell’Occidente molti aspetti misteriosi.
Han Han è lo scrittore ribelle divenuto la voce rappresentativa della sua generazione in Cina. Nato nel 1982, residente a Shanghai, blogger, pilota automobilistico e icona pop giovanile, si sta rapidamente trasformando da fenomeno mediatico inviso ai circoli letterari ufficiali in uno degli intellettuali più influenti della Cina contemporanea. La sua rivista letteraria Party, uscita nel 2010, è stata accolta dal consenso della critica, prima di essere chiusa dalla censura, che però non è in grado di mettere il freno a un blog con 450 milioni di visitatori all’anno e una media di quasi 15.000 commenti quotidiani. Dal 2011 ha iniziato a scrivere sul New York Times. Dell’autore, Md’A ha già pubblicato Le tre porte (2011) ottenendo un buon riscontro di pubblico e di critica.
Traduzione di Silvia Pozzi.
ISBN 9788896317372
Pagine 208
Euro 14,50
L’editoriale di Andrea Berrini
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Rassegna stampa: Repubblica, Pubblico Giornale