L’agenzia agiChina ha intervistato Chan Ho Kei, autore con Metropoli d’Asia di Duplice delitto a Hong Kong. Si è parlato del genere giallo e delle sue recenti fortune in Cina, Hong Kong e a Taiwan, della storia di come è diventato scrittore da ingegnere informatico e delle analogie tra il nuovo e precedente lavoro nella costruzione di una storia.
Oltre a questo, l’autore ha anche spiegato la decisione di inserire alcuni riferimenti cinematografici nella sua opera, e altri più nascosti presenti nel libro legati alla rappresentazione dei lati negativi di Hong Kong e dei suoi conflitti.
Quanto è popolare il genere giallo oggi in Cina?
I romanzi gialli e polizieschi stanno diventando sempre più popolari in Cina, Taiwan e Hong Kong. Negli anni Trenta, i gialli erano un genere molto amato in Cina, e non soltanto grazie alle opere tradotte. Uno dei giallisti più famosi era Chen Xiaoqing, considerato lo Sherlock Holmes d’oriente. C’era anche uno scrittore chiamato Sun Le Hong, autore di una serie simile a quella di Arsenio Lupin. Dalla seconda guerra mondiale e dalla guerra civile in poi i gialli sono scomparsi dalla Cina per mezzo secolo.
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