Il sito Indian words ha dedicato una recensione a Le torri del silenzio, di Cyrus Mistry, mettendo in particolare l’accento sul contesto di riferimento del romanzo, i riti funerari della comunità dei parsi in India.
Il mondo dei portatori di cadaveri, che vanno a prendere a casa i morti per portarli alle torri del silenzio su un catafalco, è descritto con molta vivacità: al pari degli intoccabili induisti, sono dei reietti, impuri per il contatto con i cadaveri, che per di più non disdegnano l’alcol per affrontare un lavoro ingrato e faticoso.Il tutto, sotto forma di diario, è trattato in modo ironico, nonostante le disgrazie che capitano, e nonostante l’ambientazione decisamente mortuaria.Anzi, in realtà, proprio il ritrovarsi in mezzo ai morti è l’aspetto più originale di questo libro: cadaveri che cadono dal catafalco, morti trafugati in piena notte sono alcune delle scene tragicomiche dal sapore grottesco raccontate nel romanzo.