Da I miei luoghi, di Annie Zaidi

Il viaggio non mi risollevò granché il morale, peraltro. Seduta sul pullman che portava da Gwalior a Shivpuri, lessi l’avvertenza scritta con la vernice sullo schienale del sedile dell’autista: «Si prega di non portare armi cariche sul pullman». Benvenuti nel Chambal. Una regione in cui ci sono più armerie che alimentari. Una città di dimensioni ridotte come Bhind1, conta almeno ottanta rivendite d’armi: le munizioni abbondano e non costano quasi niente, e chi è dotato di un’arma non si fa certo problemi a sprecarne. (Tra l’altro, questa è la regione i cui amministratori locali a un certo punto hanno escogitato la brillante idea di regalare fucili e pistole, a mo’ d’incentivo per gli uomini che si presentavano per le «procedure di pianifi cazione familiare»: un modo per permettergli di sentirsi ancora virili.) Ecco spiegate le cortesi avvertenze sui mezzi pubblici: probabilmente autisti e controllori si erano rassegnati al fatto che la gente, le armi, se le sarebbe portate dietro comunque. Avevano solo esposto educatamente quelle poche righe per chiedere almeno di tenerle scariche.

Da I miei luoghi. A spasso con i banditi e altre storie vere, di Annie Zaidi

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