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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Oggetti smarriti recensito da Sul Romanzo

Il sito Sul Romanzo ha parlato di Oggetti smarriti, l’ultimo romanzo di Metropoli d’Asia dell’autore Liu Zhenyun, portandoci dentro la struttura del libro e approfondendo alcuni elementi della narrazione.

Per leggere Oggetti smarriti, il romanzo dello scrittore cinese Liu Zhenyun, non lasciatevi intimorire dalla difficoltà di orientarsi tra personaggi dai nomi esotici: superate le prime pagine, nelle quali conosciamo alcuni esemplari del sottobosco malavitoso di Pechino, l’intreccio di vite e truffe diventa chiaro e avvincente.

(continua a leggere su Sul Romanzo)

Xiaolu Guo su D – la Repubblica delle donne

Xiaolu Guo, autrice per Metropoli d’Asia di 20 frammenti di gioventù vorace e La Cina sono io, interviene su D – la Repubblica delle donne riguardo alla politica del figlio unico in Cina, alla luce della sua recente abolizione. L’autrice ne ricorda inizialmente la reale applicazione tra città e campagna, riflettendo su temi più ampi legati all’ambiente e alla sostenibilità.

Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun

Il protagonista di questo pirotecnico romanzo si chiama Liu Yuejin, è emigrato a Pechino dalla provincia dello Henan, fa il cuoco nella mensa di un cantiere e cerca di raggranellare qualche soldo in più facendo la cresta sulla spesa. Il denaro non è mai abbastanza, anche perché Liu Yuejin deve mantenere il figlio, di cui ha voluto l’affidamento dopo che la moglie lo ha lasciato per mettersi con un suo ex compagno di scuola, commerciante di liquori contraffatti. Quest’ultimo gli ha sottoscritto un pagherò di sessantamila yuan come risarcimento in cambio della moglie, cifra che Liu Yuejin dovrebbe poter incassare a breve e sulla quale conta per ricostruirsi una vita e conquistare Ma Manli, una stravagante parrucchiera di cui si è innamorato. Purtroppo, uno scippatore gli ruba il marsupio, che contenevail certificato di divorzio e il pagherò, e Liu Yuejin, allo scopo di recuperarlo, chiede dapprima aiuto alla polizia ma, visto che nessuno gli dà retta, tramite un suo amico entra in contatto con l’ambiente della mala pechinese per decidere, alla fine, dicercare il ladro in autonomia. Dopo mille peripezie lo individua, lo segue e assiste al suo furto in una villa. Lo blocca mentre scappa, sorpreso dai proprietari dell’abitazione, e quello si difende tirandogli dietro una borsetta che ha appena rubato. All’interno c’è una chiavetta USB che contiene dei filmati compromettenti su un giro di donne e tangenti che coinvolge personaggi influenti. I ruoli si capovolgono e Liu Yuejin comincia a essere braccato da varie figure tra le quali Fratello Cao, capo di una potente banda di malavitosi; Faccia blu, che gli aveva rubato il marsupio e che ora rivuole la borsetta; due investigatori privati al soldo di committenti diversi, insomma una ridda di personaggi maggiori e minori intorno ai quali la storia si sviluppa seguendo un ritmo quasi frenetico, in un susseguirsi di colpi di scena e smascheramenti, di gag esilaranti e conseguenze drammatiche.

«Un poliziesco intricato e cupo… La rete di inganni, finzioni e tradimenti che Liu Zhenyun costruisce nel suo romanzo ambizioso e complesso dà origine a una descrizione mirabile del mondo della malavita» Publishers Weekly

«I lettori apprezzeranno questa immersione nella Cina urbana e la parodia efficace e spassosa dell’avido capitalismo di oggi» Booklist

«Era arrivato dallo Henan sei anni prima. A Pechino non lo legava un sentimento di affetto, ci era venuto per guadagnare e anche per allontanarsi dal luogo in cui aveva sofferto, ma anche un pezzo di ferro si riscalda, se tenuto sul cuore per sei anni. Ormai sognava più spesso di essere a Pechino che nello Henan. Sapeva che un giorno se ne sarebbe andato; nel bene o nel male dipendeva da quanti soldi avrebbe guadagnato, ma non avrebbe mai pensato di dover fuggire perché quel posto gli sarebbe potuto costare la vita. Una situazione che, a pensarci bene, non si era sviluppata in sei anni ma negli ultimi dieci giorni. Aveva perso un marsupio e trovato una borsetta, poi la situazione era cambiata. Gli era già successo in passato, ma di solito era una bazzecola che si ingrandiva o un’enormità che si sgonfiava. In sostanza, la natura essenziale non si modificava, una formica poteva diventare un’altra formica o tutt’al più trasformarsi in una mosca. Ma in questo caso la formica era diventata una tigre che, a un tratto, si era voltata e si era avventata su di lui. In quarant’anni di vita, a Liu Yuejin non era mai capitato. Aveva perso unmarsupio e ora rischiava di perdere la vita. Non riusciva ancora a capacitarsene».

Traduzione di Patrizia Liberati

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Andrea Berrini su Radio 2 per parlare di Xiaolu Guo

Su Radio 2, all’interno della trasmissione Ovunque6, l’editore di Metropoli d’Asia Andrea Berrini ha parlato con Natasha Lusenti della trama, della struttura e di alcuni aspetti autobiografici di Xiaolu Guo nel suo ultimo libro che abbiamo pubblicato, 20 frammenti di gioventù vorace.

Clicca qui per ascoltare o scaricare la puntata (l’intervento di Andrea Berrini è nella seconda parte del 15 novembre, e parte al minuto 21:20)

Xiaolu Guo e il Premio Acerbi sulla Gazzetta di Mantova

Sulla Gazzetta di Mantova si ripercorre la cerimonia di consegna del Premio Acerbi 2015, andato nella sezione della Letteratura Giovane a Xiaolu Guo che lo ha ritirato personalmente. L’autrice cinese residente a Londra ha pubblicato con Metropoli d’Asia La Cina sono io e il più recente 20 frammenti di gioventù vorace.

Ancora una volta il Premio Acerbi dimostra di essere un appuntamento atteso dal pubblico e da tutti di appassionati di letteratura. Ieri pomeriggio in Municipio a Castel Goffredo erano in tanti a seguire la presentazione del volume XVIII dei “Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi”, dedicato quest’anno alle letterature cinesi.

(continua a leggere sulla Gazzetta di Mantova)

Xiaolu Guo su Grazia

La rivista Grazia ha dedicato grande spazio e Xiaolu Guo, autrice con Metropoli d’Asia di La Cina sono io e 20 frammenti di gioventù vorace. Nell’intervista si è palato soprattutto della politica del figlio unico in Cina e del recente alleggerimento delle sue misure.

Xiaolu Guo in Italia

Xiaolu Guo, autrice con Metropoli d’Asia di La Cina sono io e 20 frammenti di gioventù vorace, sarà in Italia per un tour di presentazioni e conferenze sui suoi libri e le sue esperienze. Di seguito tutti gli appuntamenti (qui l’evento su Facebook):

TORINO
Martedì 3 novembre, h. 18
Libreria Bodoni – Via Carlo Alberto 41 G – Torino
Intervengono Federico Madaro e Alessandro Perissinotto

Mercoledì 4 novembre, h. 10
Università di Torino – Lungo Dora Siena 100
Interviene Barbara Leonesi

CASTEL GOFFREDO
Sabato 7 novembre, h. 15
Cerimonia Premio Acerbi 2015

FIRENZE
Domenica 8 novembre, h. 19
Cerimonia Premio Gilda Film 2015

Lunedì 9 novembre, h. 12
Libreria IBS – Via Dei Cerretani 16/R

MILANO
Lunedì 9 novembre, h. 18,30
Libreria Les Mots – Via Guglielmo Pepi 14
Interviene Marta Cervino

Martedì 10 novembre, h. 10,30
Università di Milano – Piazza Indro Montanelli 4
Interviene Alessandra Lavagnino

VENEZIA
Mercoledì 11 novembre, h. 11
Università di Venezia – Dorsoduro 3246
Interviene Marco Ceresa

La Cina sono io su Stage in Cina Blog

Il blog Stage in Cina ha parlato di La Cina sono io, giudicandolo un romanzo “molto interessante” e mettendo l’accento prima sulla figura dell’autrice, Xiaolu Guo, e sul suo percorso di migrante dal sud della Cina a Londra, e poi sulla trama dell’opera.

L’autrice del libro è Xiaolu Guo, scrittrice quarantenne, nata in un villaggio nel Sud della Cina. A 30 anni compie la scelta ardua di trasferirsi a Londra, alla ricerca di una maggior libertà di espressione e di una più ampia risonanza per le proprie opere. Per perseguire i suoi obiettivi, lo strumento più appropriato si rivela la lingua inglese, che apprende con grande sacrificio e molta costanza.

(continua a leggere su Stage in Cina Blog)

Xiaolu Guo su Liberi di scrivere

Il sito Liberi di scrivere ha pubblicato una recensione su 20 frammenti di gioventù vorace, di Xiaolu Guo, sottolineando in particolare gli aspetti autobiografici dell’opera, attraverso le vicende della protagonista Fenfang. Sullo sfondo, il contrasto tra la tranquilla vita rurale e i ritmi di quella di Pechino.

Il romanzo gioca con fine attenzione sulla radicale trasformazione che travolgerà Fenfang nel momento in cui lei, abituata ai ritmi pacati e placidi della campagna, si ritroverà travolta dalla frenesia cittadina. Nel caotico ventre di Pechino la ragazza farà tanti e diversi di lavoretti, fino a quando ci sarà l’occasione di iniziare a lavorare nel mondo del cinema. Attraverso la storia di Fenfang, la Gou ci mostra quanto, a volte, le aspirazioni delle persone vengano messe in crisi dal confronto diretto con la realtà, nel senso che la protagonista comincerà sì a lavorare al cinema, proprio come voleva, ma le faranno fare la comparsa, affidandole tutte parti secondarie di poco valore.

(continua a leggere su Liberi di scrivere)

20 frammenti di gioventù vorace su Tu Style

Il sito Tu Style ha dedicato una recensione a 20 frammenti di gioventù vorace, di Xiaolu Guo, ricordandone la trama, il contesto di riferimento e i suoi aspetti autobiografici.

Xiaolu Guo in questi 20 frammenti, intervallati da fotografie che la stessa autrice ha scattato a Pechino, riesce a rendere in modo efficace i paradossi e le contraddizioni di una Cina in continuo fermento e trasformazione che, nonostante il progresso economico e tecnologico, non è capace di garantire benessere a tutti.

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