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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su cina

Da Se non è amore vero allora è spazzatura, di Zhu Wen

Quella sensazione Xiao Ding la conosce bene, è proprio sudore da sfinimento: è come trovarsi in un incubo leggero ma senza uscita, dai pori non riesce a venir fuori nemmeno una goccia di sudore vero e proprio. Si fa forza e infila un paio di stradine, e solo quando si ritrova all’ingresso di un vicolo si decide a sedersi a un chiosco che vende spaghetti. Il chiosco è composto semplicemente da un tavolo smilzo appoggiato alla parete e coperto da un foglio di plastica bianca: accanto al tavolo, nella confusione più totale, sono sparsi quattro o cinque tra seggiole e sgabelli quadrati, una alta e l’altro basso, una grande e uno piccolo.

Da Se non è amore vero allora è spazzatura, di Zhu Wen

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Da Le tre porte, di Han Han

Se qualcuno sta chiuso a lungo in un cesso, fi nisce per puzzare di piscio, per analogia, se si vive circondati dai libri, alla lunga si emana cultura. Il signor Lin si era costruito un ruolo senza studiare, aveva cominciato a mantenersi con la poesia, diventando poi un autore di fama nel distretto. I libri stipati nella sua casa gli servivano per darsi un tono, ma al loro contenuto non dava peso. Un giorno, Lin Yuxiang, quando era piccino, sgambettò in giro ripetendo: «Libri di merda, libri del cavolo, libri inutili». Le sue parole arrivarono all’orecchio del padre per bocca della madre, ma stravolte nel ritmo, un po’ come la traduzione dell’antichissimo Libro delle odi in una lingua straniera. Il padre le suonò di santa ragione al fi glio perché aveva vilipeso la cultura, ma all’epoca il povero Lin Yuxiang non sapeva cosa signifi casse la parola «vilipendere», fi guriamoci «cultura» e comprese solamente che aveva detto delle parolacce. Si prese una tale strizza che non osò più aprire il becco. Le volgarità pronunciate da Lin Yuxiang fecero balzare un’idea nella testa di suo padre che, risoluto a trasformare la merda in oro, lo obbligò a leggere e studiare tutti i giorni, per suo massimo godimento. I libri diventarono come i soldi: non aveva senso metterli da parte, era molto meglio farli usare al fi glio, in una sorta di concretizzazione dell’amore paterno.

Da Le tre porte, di Han Han

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Da Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun

Ora era tornato sull’argomento. Yang Zhi sputò a terra e gli rispose: «Prima mi fai cercare la gente e poi mi fai pagare il conto? Lo sai che basta un pranzo per capire la natura di un uomo?».
Lao Gan, con i soldi ancora in mano, ansimò: «Che discorsi! Dai, riprenditeli!».
Yang Zhi non gli badò e, con il marsupio in mano, stava per andarsene. Sul punto di uscire, prese da un tavolo un tovagliolo di carta per pulirsi la bocca e notò, vicino all’ingresso, la presenza di una donna magrolina seduta davanti a una ciotola di spaghetti in brodo di frattaglie. Non mangiava, era assorta a guardare i passanti fuori dalla finestra. Per strada avevano appena acceso i lampioni e la gente aveva affrettato il passo. Dopo aver camminato un po’, Yang Zhi cercò in tasca le sigarette e si accorse di averle lasciate alla trattoria. Pensò che non valeva la pena tornare indietro e comprò un altro pacchetto a una bancarella, lo aprì, tirò fuori una sigaretta e se l’accese, continuando a camminare. La donna della trattoria lo aveva seguito e gli si accostò.

Da Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun

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Da Verso Nord. unonoveottootto, di Han Han

Dopo il servizio completo si infila svelta i vestiti. Le domando come abbia fatto a sapere del mio arrivo così tempestivamente.
Mi spiega: «Non sono proprio andata a dormire, devi sapere che qui grosso modo saremo oltre trenta professioniste e si fermano solo camionisti, gente di passaggio, quindi nessuna ha clienti fissi. Se aspetto che la titolare suoni il campanello sto fresca, perciò mi do da fare e sto all’erta mentre le altre ronfano. Appena sento un cliente che entra in camera vado a bussargli. In genere, nel cuore della notte nessuno pretende di cambiare ragazza. Io sono poco richiesta perché certi, soprattutto quelli del Guangdong, sono fissati con i numeri fortunati, le più gettonate sono la otto e la diciotto. Io ho un numero insignificante e mi tocca arrangiarmi. Se tornerai, chiedi direttamente di me».
Commento: «Se fossero tutti efficienti come te, sarebbe una meraviglia. Che numero hai?»
«Sono la trentotto».
«Beh», faccio io, «continuerò a chiamarti Shanshan. Perché non cambi numero, Shanshan?»

Da Verso Nord. unonoveottootto, di Han Han

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Da La Cina sono io, di Xiaolu Guo

All’improvviso un suono dirompente trafigge l’aria, come il grido convulso di un uccello intrappolato in una stanza. Jian si riscuote dal torpore. Si trova nella biblioteca dei pazienti. I suoi compagni di ospedale sono concentrati nel sudoku o nelle parole crociate. Lui è sveglio, ma la stanchezza gli si avvinghia agli arti. La sua mente è posseduta da allucinazioni olfattive della sua zuppa preferita, quella di manzo e maiale con tanto pepe di Sichuan. La zuppa sta fumando proprio davanti ai suoi occhi. Per lui la Cina è ancora viva, riesce ancora ad assaporarla. Fiuta l’odore acre e malsano dei vicoli di Pechino e sente il pizzicore del peperoncino nell’aria tra i banchi del mercato. Aspetta. Con il corpo stanco e pesante.

Da La Cina sono io, di Xiaolu Guo

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Da 20 frammenti di gioventù vorace, di Xiaolu Guo

STUDIOS CINEMATOGRAFICI DI PECHINO
SCHEDA DI ISCRIZIONE PER COMPARSE

Nome: Fenfang Wang
Sesso: femminile
Anno di nascita: 1980
Luogo di nascita: Jiang Shan Cun, Huang Shi Xian, provincia dello Zhejiang
Condizione sociale dei genitori: contadini, non comunisti
Istruzione: licenza media
Altezza: 168 cm
Misure: 85-69-90
Gruppo sanguigno: B
Animale zodiacale: scimmia
Segno zodiacale: scorpione
Personalità: versatile, può recitare parti di personaggi estroversi e introversi, socievoli o timidi
Esperienze di lavoro: donna delle pulizie presso l’Ostello del popolo; operaia; maschera presso il Cinema dei Giovani Pionieri
Competenze: Inglese Livello 2; dattilografia; fabbricazione di lattine di metallo (5 lattine in 45 secondi)
Limitazioni: nessuna
Hobby: Guardare film, soprattutto di Hollywood; leggere romanzi occidentali tradotti

Da 20 frammenti di gioventù vorace, di Xialu Guo

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Xiaolu Guo raccontata su L’Indice dei libri del mese

La rivista culturale L’Indice dei libri del mese ha dedicato un lungo articolo a Xiaolu Guo e al suo più recente libro pubblicato da Metropoli d’Asia, 20 frammenti di gioventù vorace.

Oltre a un inquadramento sulla trama, si parla di diverse caratteristiche della scrittura dell’autrice e dello scenario globale nel quale si muove, anche ricordando alcune occasioni di incontro avute in passato in Italia.

Risaltano nel romanzo le immagini mai “esotiche” di una Pechino affollata, caotica e piena di scarafaggi. La città che Fenfang percorre, cambiando continuamente lavoro e casa, è un vero e proprio personaggio, descritto con acume, vivacità e umorismo pungente, lo stesso che la protagonista ormai adulta riserva al suo io più giovane e inesperto, quando racconta che all’arrivo dal villaggio era solo “una diciassettenne convinta che bere una lattina di Coca gelida fosse la cosa più fantastica del mondo.”

(continua a leggere su L’Indice dei libri del mese)

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Oggetti smarriti su Leggere a lume di candela

Il sito Leggere a lume di candela ha dedicato una recensione a Oggetti smarriti, il nuovo libro di Metropoli d’Asia dell’autore Liu Zhenyun. Oltre alla trama, si parla anche dei personaggi e dello scenario in cui si svolge la storia, Pechino.

Due consigli per chi prende tra le mani “Oggetti smarriti”: non preoccupatevi se vi sembra di confondere i nomi dei personaggi, è difficile ricordarli, ma non ha molta importanza e almeno un paio vi resteranno in mente.
E poi lasciatevi trascinare dalla trama e dalle storie, correte insieme ai ladri nelle strade di Pechino, sedetevi insieme a loro in uno dei tanti posti all’aperto a mangiare una ciotola di zuppa, guardate in alto verso la cima dei grattacieli di nuova costruzione, andate nei vicoli bui della città vecchia, incontrate la miriade di persone che popolano il sottobosco cittadino e che trafficano rispettando la delimitazione delle loro aree di gioco.

(continua a leggere su Leggere a lume di candela)

Segnalazioni per Oggetti smarriti

Le segnalazioni e le recensioni ricevute da Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun. Il post è in aggiornamento.

Leggere a lume di candela (febbraio 2016)

Il Giardino del Mago (febbraio 2016)

Pagina Dodici Libreria (gennaio 2016)

Pagina Dodici Libreria (gennaio 2016)

Corriere della Sera (dicembre 2015)

Sul Romanzo (novembre 2015)

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Oggetti smarriti segnalato su La Lettura del Corriere della Sera

Su La Lettura, supplemento culturale del Corriere della Sera Marco Del Corona ha segnalato Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun.

llanez_shameka@mailxu.com