I nove continenti, di Xiaolu Guo
In libreria dal 14 giugno
In questo memoir tra la Cina e il Regno Unito, tra l’infanzia al villaggio e la vita adulta nella nuova Pechino trasfigurata dalle Olimpiadi, tra le opprimenti regole del caseggiato comunista e l’illusione di libertà della Londra anni Novanta, Xiolu Guo mette in scena se stessa. Sul filo di una scrittura degna della miglior fiction, pesca a piene mani dentro al repertorio delle antiche favole cinesi come della propaganda di regime, facendo della propria solitudine british un tema di indagine. Decisa a non celare nulla del proprio passato, nemmeno le esperienze più atroci, trasforma se stessa in protagonista di un romanzo di formazione, cercando le ragioni della propria vocazione artistica, trovando le coordinate della sua maturità di madre, film maker e scrittrice.
“Stavolta, ho pensato, non ho scuse da opporre. Nessuna. Potrei andare a chiudere definitivamente i conti in sospeso. Sono solo dodici ore di volo, posso farcela. Durante tutta la mia vita adulta ho evitato il più possibile di tornare nella mia casa d’infanzia. Shitang, il paesino di pescatori nel quale sono stata testimone della povertà e della depressione dei miei nonni, è un luogo che ho finito per detestare. Wenling, dove ho trascorso l’adolescenza, culla dei miei rapporti travagliati con le autorità, mi ripugnava. Quando nel 1993 me ne sono andata per studiare a Pechino, ho promesso a me stessa: è finita, in questo buco soffocante non ci torno più. Dieci anni dopo, quando ho lasciato la Cina per l’Inghilterra, mi sono detta: d’ora in poi, basta lavaggi del cervello ideologici. Non mi lascerò intralciare dalle mie putride radici contadine. Ora però è giunto il momento di affrontare il passato. Di provare a spiegare alla mia famiglia come ho vissuto in tutti questi anni. Dopo tutto, un giorno dovrò spiegarlo anche a mia figlia. Proprio come ha detto James Baldwin: Dillo. Va’ a dirlo alla montagna, dillo ai tuoi famigliari, alle anime vive e a quelle morte. Dovrò affrontarli, uno a uno. Non ho scampo. Così, cinque giorni prima della festa del Qingming, ho avvolto la mia bambina più al caldo che potevo e ho preso un volo per tornare dov’è iniziata la mia vita”.
Vincitore del National Book Critics Circle Award
Tra i finalisti del Costa Biography Award
Tra i finalisti del Jhalak Prize
Tra i finalisti del Rathbones Folio Prize 2018
Tra i libri dell’anno consigliati dal Sunday Times «Emozionante, intenso e ironico» Lara Feigel, Financial Times
Traduzione di Gaia Amaducci