«Come esistono persone che fanno collezione di spade o guardano solo film improponibili…», aveva provato una volta a giustificarsi, «…così esistono anche persone che si dedicano al porno: che cosa c’è di male?».
Kiyŏng non aveva potuto fare altro che limitarsi ad assecondare quell’arringa, trattenendo un commento che sarebbe suonato più o meno così: «Caro mio, è tutta questione di fascino. Se tu avessi anche una micropuntina di fascino, questo tuo vizietto non creerebbe problemi a nessuno. Difatti, da uno che ha fascino si accetta di tutto: azioni immorali, menzogne e perfino crudeltà di ogni tipo. Al contrario, nessuno potrà mai perdonare a un povero spelacchiato come te, per giunta ridotto a lavorare in un’azienda sfigata come la nostra, il vizio di essere un maniaco sessuale!».
Da L’impero delle luci, di Kim Young-ha