Kim Young-ha, autore per Metropoli d’Asia del recente Memorie di un assassino, in occasione della sua visita in Italia è stato intervistato dal sito Sul Romanzo.
Nella lunga conversazione si è parlato del libro e del tema della memorie ricordando anche il precedente libro dell’autore, L’impero delle luci .
Memorie di un assassino parla di una serie di delitti irrisolti. Si è per caso ispirato a qualche episodio di omicidi seriali avvenuti in passato in Corea oppure la sua è pura invenzione letteraria?
No, non mi sono interessato in modo particolare a fatti veramente accaduti, anche se in Corea ci sono stati diversi omicidi rimasti impuniti. Prima del 1990 non c’era la tecnica del DNA con cui sono stati risolti molti casi di recente, e del resto in quegli anni la polizia non poteva impegnarsi molto a indagare sui delitti perché doveva reprimere il movimento studentesco!