Vado un po’ per associazione di idee. I Giochi del Commonwealth di Delhi sono in forse: l’endemica follia e inefficenza indiana hanno prodotto come risutato stadi pericolanti, villaggi degli atleti fatiscenti. Una società ipertrofica, sregolata, dove tutti sono a contatto con tutti senza filtri di genere, di lingua, di casta o di censo. All’opposto, nel continente, Singapore, Hong Kong, Seoul con i loro grattacieli che svettano, le linee ad alta velocità, gli avvenirismi. Compariamo le visioni del proprio mondo che hanno gli scrittori di questi paesi, andando a scandagliare riviste e blog letterari per capire la loro relazione con l’arte in genere: che fotografie, che pittura, che installazioni scelgono i poeti per rappresentare sè stessi e gli altri?
Dall’India: segnalato da Annie Zaidi nel suo blog e un articolo da The Caravan. Da Singapore e Hong Kong: Quarterly Literary Review Singapore, e Cha.