Ancora una bella recensione

L'autore R. Raj Rao

Quando una recensione si conclude con l’invito a far leggere il libro nelle scuole, l’editore gongola. Mario Fortunato racconta Il Mio Ragazzo di R Raj Rao su L’Espresso.

Non lo fa in termini piattamente elogiativi:

Nutro qualche perplessità sulla cosiddetta letteratura gay. Ho anzi sempre pensato (e continuo a farlo) che la letteratura è buona o cattiva, e che le distinzioni di genere (anche sessuale) sono inutili, quando non fuorvianti. Tuttavia bisogna riconoscere che, negli ultimi vent’anni e un po’ dovunque, è fiorita una produzione di medio consumo letterario, il cui pregio principale è legato alle storie che racconta. Si tratta di testi che magari dal punto di vista della scrittura non dicono granchè, sapendo però imbastire narrazioni di una certa piacevolezza, oltre che magari politicamente correct….
…Racconta di un giornalista di Mumbay, appartenente alla casta elevata dei brahmani, che incontra, nei cessi dalla stazione di Churchgate, un ragazzo più giovane, appartenente invece alla classe degli intoccabili. Fra i due dovrebbe esserci un’interdizione di natura sociale: mai, nel sistema indiano delle caste, un “bhangi”, cioè un intoccabile, potrebbe venire a contatto fisico con un brahmano. Ma poichè il protagonista è un gay in un paese che tollera a malapena gli omosessuali, costui è de facto, rispetto agli etero della sua classe sociale, un intoccabile. Fra i due nasce un rapporto che, contro ogni regola, si centra sul riconoscimento reciproco e in definitiva sull’amore…

Mi piace che venga colto il punto centrale del romanzo: la costruzione di una analogia tra la discriminazione omosessuale e quella di casta. Io mi spingo più in là (vedi post del 29 marzo): l’India, e con lei altri paesi asiatici, vive una sorta di rivoluzione sessuale che, come fu nell’occidente degli anni cinquanta e sessanta, scardina altri fondamentali dell’ordine sociale: in questo caso la discriminazione di casta, ancora tanto forte nell’India rurale, ma letteralmente sotto attacco in quella metropolitana. Un’esempio di relazione tra rivolgimenti sociali e riscoperta della sessualità femminile (etero) sarà il romanzo indonesiano che portiamo in libreria questa settimana: Le Donne di Saman, di Ayu Utami.

Ma concludiamo la recensione di Mario Fortunato:

…Come si capisce, si tratta di una vicenda dai toni e dal contenuto edificanti. Ma non storcerei snobisticamente il muso. I giovani gay hanno bisogno di rassicurazione, contro una società che tende purtroppo a discriminarli e ghettizzarli. Perciò un libro del genere lo farei leggere nelle scuole a mo’ d’antidoto….

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