Amir Muhammad

Abbiamo già parlato di Amir Muhammad, su questo blog. Un cineasta malese, noto in tutto il mondo per i suoi documentari, e da pochi anni anche un editore di qualità, con la sua Matahari Books, che pubblica saggi sul suo paese.

Non ultimo questo Growing up with ghosts che, raccontando di una coppia mista in un passato di discriminazioni razziali, sta spopolando in tutto il multirazziale Sud-est asiatico. Ma Amir non è contento, e ne ha inventata una nuova. Si chiama Fixi, termine indonesiano che naturalmente significa fiction.

Guardate questo sito, avviate la traduzione automatica e qualcosa se ne capisce. Da intellettuale intelligente qual è, Amir cerca di raggiungere un pubblico più vasto possibile, giovane, che legge solo in malese. Lo fa con una serie di gialli, mistery, spystories scritti da esordienti assoluti (quanto meno per quanto riguarda la scrittura). L’ultima uscita parla di zombie! E, ovviamente, già sono in coda le case di produzione cinematografica per farne un film.

Ho incontrato Amir in un ristorante sotto gli uffici della radio più ascoltata di Kuala Lumpur, BFM. Mi ha giocato uno scherzetto: siamo entrati in uno studio di registrazione ed è partita l’intervista. A Metropoli d’Asia.

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