Doveva tenersi dal 24 al 26 settembre a Srinagar, città indiana del Kashmir, ma l’Harud Literary Festival pochi giorni fa è stato annullato. Una forte campagna di protesta che ha viaggiato soprattutto attraverso Facebook ha spinto gli organizzatori alla cancellazione.
Il motivo è da ricercare nelle intenzioni del Festival di dichiararsi “apolitico”, come si spiega in questo approfondimento su Outlook India. Paradossalmente, questo ha fatto nascere la convinzione che si volesse offrire un’immagine di ostentata normalità dell’area, teatro di storiche tensioni.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata poi la voce, non confermata dagli organizzatori, della presenza di Salman Rushdie, autore che subì una fatwa per il suo romanzo I Versi satanici.